La classificazione dei caratteri

Nel corso degli anni, con l’evoluzione dalla scrittura manuale ai caratteri industriali al piombo si è sentito il bisogno di classificare e organizzare gli stili dei caratteri.

Un’operazione necessaria per creare chiarezza e uniformità.

In Europa attualmente, utilizziamo le classificazioni del tipologo Maximilien Vox  e dell’Italiano Aldo Novarese (designer per la fonderia Nebiolo): entrambe le classificazioni suddividono i caratteri in base alle loro terminazioni. Una classificazione in 10 gruppi che ora analizzeremo insieme, di seguito.

LAPIDARI
Il carattere lapidario, chiamato anche “capitale quadrata” e “maiuscola elegante”, nasce per essere usato per le epigrafi e per le iscrizioni sui monumenti. Questi caratteri si riconoscono dalle grazie triangolari che terminano con una punta di 30 gradi, rispetto alla base che appare completamente piatta e formano un angolo acuto con la linea di base.

SCRITTI
In questa classificazione rientrano tutti i tipi di carattere che si avvicinano alla scrittura a mano (per questo sono anche detti calligrafici). Le forme di questi caratteri sono realizzate con diversi strumenti di scrittura come penna e pennino, pennarelli, matite, pastelli e pennelli. Alcuni esempi: Bo Chen Font, Desyrel,Gorri Sans8.

MEDIOEVALI
Chiamati anche “Gotici”, questi caratteri derivano dalle scritture medioevali e rinascimentali e sono tipici del periodo di Gutemberg. Si riconoscono per le forme angolose che imitano le forme delle lettere che venivano eseguite a inchiostro con la penna d’oca e per la difficoltà di lettura (soprattutto delle maiuscole).

ORNATI o AMANUENSI
Solitamente utilizzati come capilettera, per la classificazione dei caratteri, gli “ornati” sono quei caratteri che hanno decorazioni e ombreggiature molto accentuate. Spesso utilizzati in sostituzione delle miniature amanuensi, presentano svolazzi, figure umane e floreali e sono poco leggibili.

VENEZIANI
Sono detti anche Umanistici, derivano dai Lapidari e si chiamano così perché nascono a Venezia verso il 1450, dove i primi stampatori, disegnavano ed incidevano
con il bulino (scalpello con punta in acciaio). Le grazie dei Veneziani sono simili a quelle dei lapidari ma più arrotondate e le differenze di spessore tra aste verticali e orizzontali sono più accentuate.

EGIZIANI
Compaiono nel XIX secolo in seguito al ritrovamento della stele di Rosetta oggi esposta al British Museum, in parallelo allo sviluppo dei processi produttivi. Sono riconoscibili per le grazie ad angolo retto e sono di due tipi: quelli a grazie raccordate e quelli a grazie non raccordate. E’ un carattere un po’ pesante ma ben leggibile.

TRANSIZIONALI
Sono tutti quei caratteri nati tra la fine del XVII e il XVIII. Sono contraddistinti dalle grazie che non hanno quasi mai inclinazione e si uniscono all’asta verticale con una piccola curva, mentre la base è quasi completamente piatta. Sono facili da leggere e non hanno molte variazioni rispetto ai Veneziani.

LINEARI
Per la classificazione dei caratteri, sono detti anche bastoni o sans serif. Sono caratteri moderni, senza grazie e con spessori delle aste uniformi. Si usano spesso per i titoli di giornale, l’editoria, la segnaletica, i manifesti e tra i più famosi possiamo annoverare: Arial, Helvetica, Futura, Tahoma, Trebuchet MS e Verdana.

BODONIANI
Sono caratteri classici ispirati a Giovanbattista Bodoni e sono caratterizzati da un forte contrasto tra gli spessori delle grazie e delle aste. Le grazie, che si uniscono con l’asta verticale della lettera sono solitamente ridotte a un filetto piatto e risultano di difficile lettura nei testi lunghi scritti in corpo piccolo.

FANTASIE
Questa categoria comprende tutti quei caratteri che non rientrano nelle altre classificazioni e che sono stati inventati senza nessuna regola costruttiva. Spesso sono caratterizzati da una grande quantità di dettagli e sono utilizzati soltanto in lettere maiuscole poiché di difficile lettura.

Ora che conoscete le principali classificazioni dei caratteri, potete scegliere quelli più adatti per la vostra carta intestata o per il vostro biglietto da visita, che potrete poi stampare a prezzi decisamente convenienti sul nostro sito.

 

Photo credits: Ikona.net

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